Il futuro dei servizi di consegna a portata di Locker

La spedizione di pacchi ha nuovi standard di consegna anti-Coronavirus

Il digitale e la sicurezza sono, oggi più che mai, due elementi che caratterizzano in modo preponderante i nuovi standard di servizi di consegna.

L’adeguamento dei regolamenti, in ambito logistico, all’innovazione e alla norme di prevenzione sanitaria, è fondamentale per cogliere, agli operatori di servizi logisticile nuove opportunità che possono essere colte da un momento di crisi come quello di questi mesi. L’incremento esponenziale degli acquisti online insieme ai corrispondenti servizi di home delivery deve anche corrispondere ad una maggiore tutela dei fornitori, dei clienti e degli operatori logistici.

Dal 4 maggio l’Italia ha riavviato, anche se in parte, il suo motore economico entrando nella Fase 2 anti-Covid-19.

In tutte le attività aziendali che riaprono al pubblico, proliferano molteplici procedure di tutela sanitaria sia dei consumatori che degli operatori anche nell’ambito dei servizi logistici.

Tutti gli operatori devono sottostare alle disposizioni di distanziamento sociale per garantire un servizio di consegna al destinatario, nel totale rispetto delle disposizioni ministeriali affinché si continui a perseguire l’obiettivo di ridurre drasticamente i probabili nuovi contagi da Coronavirus anche di ritorno.

Soprattutto nella fase terminale del servizio di consegna, quella a domicilio o in agenzia di recapito pacchi o punti di ritiro o altro, è fondamentale annullare il possibile contatto tra l’operatore di consegna e il destinatario: tale necessità ha portato le varie aziende di consegna, che operano nell’ultimo miglio, a effettuare le consegne secondo nuove metodologie che si caratterizzano per la limitata interazione con la persona presente alla consegna e depositando i colli all’esterno dei domicili indicati o al massimo negli androni dei palazzi.

La tutela della salute deve essere necessariamente tutelata e sostenuta attraverso apposite indicazioni legislative.

Il nuovo standard del servizio di consegna a domicilio, attestabile dalla prova di consegna (POD – Prouf of delivery) senza controfirma del destinatario (già ampiamente utilizzato in America), è considerato il maggiormente corrispondente alle indicazioni di distanziamento fisico utile a prevenire e proteggere sia i lavoratori sia i consumatori lungo tutta la catena distributiva delle merci.

Ovviamente il metodo deve poter consentire la validazione della consegna anche da parte del destinatario per ottenere una valenza legale: a tale scopo verranno incentivati gli utilizzi degli armadietti automatici (locker) per la consegna e la ritiro dei pacchi; l’Autorità Garante (Agcom) intende perseguire tale iniziativa attraverso l’istituzione di appositi procedimenti istruttori con cui intende avviare lo sviluppo e l’installazione di locker presso residenze condominiali e in edifici che ospitano uffici (business center) o centri commerciali.

Il ricorso al massiccio utilizzo di locker sarà adeguatamente incentivato dall’Agcom attraverso l’individuazione di appositi criteri di dimensionamento delle reti, alla semplificazione burocratica delle procedure amministrative finalizzate al rilascio autorizzazioni e permessi e favorendo la l’interscambio di servizio tra i vari operatori di rete che promuoveranno l’utilizzo.

L’utilizzo degli armadi automatizzati per la consegna e il ritiro di pacchi, fornisce adeguate garanzie di prossimità della consegna delle merci, nella fase dell’ultimo miglio, al destinatario che fruisce di una distribuzione capillare dei locker sul territorio cittadino ad opera di diverse reti